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Diario di Una Gravidanza, Informazioni e Suggerimenti

- Parte Seconda: Il Parto -

I mesi sono passati, all'inizio sembravano non passare mai, ma alla fine non fai in tempo a rendertene conto che già sei in prossimità di quel momento agognato, sognato e temuto durante questo periodo: il momento del parto!

Voglio raccontarvi come è stato il mio momento e la mia esperienza:


Ore 20:00 - Inizio contrazioni
Mancano circa due settimane al parto, è sera, io e mio marito stiamo guardando tranquillamente la televisione quando avverto un dolore dietro la schiena ed una successiva contrazione della pancia, anche se il dolore era leggermente superiore al solito non vi ho dato particolarmente peso perchè non era naturalmente la prima volta che avvertivo contrazioni, quindi ho continuato a vedere tranquillamente il film anche perchè la data del parto è ancora lontana di 12 giorni.


Ore 20:30 - Aumento delle contrazioni
Passa circa una mezz'ora ed eccoti arrivare una nuova contrazione, questa volta io e mio marito ci scambiamo uno sguardo d'intesa ma proseguiamo la visione del film... e così passa un'altra mezz'ora ed eccoti la terza contrazione, a questo punto lo sguardo tra me e mio marito dura qualche secondo in più, anzi lui si alza, prende carta, penna ed orologio e segna l'orario della contrazione.

Il film continua ma noi non lo stiamo più seguendo perchè il nostro sguardo è fisso sull'orologio e l'unico suono su cui ci concentriamo è quello dovuto al movimento delle lancette, ci accorgiamo che le contrazioni continuano, il dolore di ognuna aumenta ed la frequenza diminuisce, prima 30 minuti, poi 25, poi 20 e nel giro di 2 ore arrivato alla frequenza di preallarme di 10-15 minuti, a quel punto decidiamo di partire con destinazione ospedale.




Ore 23:00 - Arrivo all'ospedale
Appena arriviamo all'ospedale ci rechiamo al pronto soccorso ostetrico, mi fanno subito entrare ed iniziano a farmi un monitoraggio, mi dicono che il momento del parto è ancora lontano e ci dicono che le contrazioni (probabilmente finte-contrazioni) dovrebbero diminuire, ma invece sento che i dolori sono aumentati così come la frequenza delle contrazioni quindi con mio marito ci fermiamo in sala di attesa per vedere come evolve la situazione.

Ore 24:00 - Ricovero
Come mi sentivo le contrazioni sono scese ulteriormente, c'è ne è una ogni circa 4 minuti a quel punto il personale ostetrico effettua un ulteriore monitoraggio e questa volta riconoscono i segni di un pre-travaglio quindi decidono di trattenermi in ospedale.

Ore 11:00 - Inizio travaglio
Dopo una notte passata tra emozioni contrastanti, dolori, contrazioni, confronti con le altre neo-mamme e visite a mio marito che aveva trovato rifugio in una sedia fuori dal reparto la situazione 'precipita' vertiginosamente alle 11.00, infatti, i dolori si fanno molto forti ed il personale medico mi porta in una delle 5 sale travaglio di cui dispone l'ospedale, mio marito veste i panni del super eroe (pettorina verde e copriscarpe) ed entra nell'androne infernale (uso il termine androne infernale solo a scopo di narrazione, in verità la sala travaglio è confortevole e tutto il personale si prodiga per alleviare al meglio le mie sofferenze). La prima cosa che mi fanno è inserire il cateterino nella bassa schiena che verrà utilizzato al momento opportuno per effettuare l'epidurale, devo dire che la puntura la immaginavo meno dolorosa ma mi viene spiegato che la mia scoliosi ha reso difficoltoso l'introduzione dell'ago. Successivamente mi vengono applicate le due placche del monitoraggio e da quel punto in poi il cuore di mio figlio mi tiene compagnia e mi da forza e coraggio.... e me ne serve molto! Infatti il travaglio durerà 6 ore...

Ore 12:30 - Prima epidurale
Finalmente il parto è aperto a sufficienza e possono farmi la prima dose di epidurale, mi sembra che tutto diventi ovattato, i forti dolori che ho provato fino ad adesso sembrano provenire da lontano, il travaglio va avanti ma le mie spinte non riescono a far diminuire il tempo necessario.

Ore 14:30 - Seconda epidurale
Sono stremata, l'anestesia ha smesso di sortire i suoi miracolosi effetti e la verità del travaglio torna protagonista, i dolori sono forti, la fatica è tanto mi sembra di non farcela più ma il bimbo non vuole saperne di avvicinarsi all'uscita nonostante le mie disperate e sempre meno incisive spinte. Il personale decide di introdurre una nuova dose anestetica.

Ore 16:00 - Terza epidurale
Anche l'effetto della seconda epidurale smette di aiutarmi, rimaniamo io e mio marito ad affrontare i miei dolori che ormai sono quasi insopportabili, il personale mi aiuta in tutti i modi possibili, sono veramente squisiti! Ma io non riesco più a spingere, le forze ormai non ci sono più, ho un dolore lancinante al fianco che mi impedisce qualsiasi ulteriore spinta ed il parto ancora non è del tutto pronto. Incominciano a dirmi che potrebbe essere necessario ricorrere ad un cesareo anche perche le mie spinte sono anche parzialmente contrastate da una forza che sembra voler trattenere il bambino (si scoprirà dopo che il cordone è corto). Decidiamo comunque di proseguire la strada del parto naturale ma chiedo a gran voce un'ulteriore dose di epidurale. Mi accordano l'epidurale e mi fanno sedere su uno di quei palloni grossi da ginnastica per molleggiare ed aiutare la discesa del bimbo.

Ore 17:00 - Sala parto
Il sollievo della terza epidurale mi da la forza di provare ulteriori spinte e finalmente l'apertura del parto arriva al punto di permettere il trasferimento in sala parto. Mi siedo nel trono, sognato, temuto, bramato ed inizio l'ultima fase di questo percorso. Mio marito, ormai ridotto ad ecto-plasma prende posto dietro la sedia e cerca di farmi e farsi coraggio. Continuo le spinte con le briciole di forze ancora rimaste, supportata dall'incitamento di tutto lo staff e finalmente, inaspettato, veloce, fuggitivo il mio bimbo è nato! Lo puliscono, me lo appoggiano sul petto, piange, mi guarda ed a quel punto dimentico tutta la sofferenza ed i dolori fino ad allora provati e mi perdo nei suoi occhi.

Note finali
Lorenzo è un bimbo stupendo, il papà è uscito indenne dall'esperienza parto ed io mi sono ripresa in poco tempo. Riconosco che il mio parto non è stato facile ma voglio far coraggio a tutte le mamme in attesa: qualsiasi sia il vostro percorso che porterà alla nascita di vostro figlio ne sarà valsa la pena perchè è un percorso verso il paradiso!

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