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Corso di Preparazione al Parto

- Visita ai Reparti -


Undicesimo capitolo della guida "Corso Preparto Appunti"

Puoi scaricare gli appunti in pdf dell'intero corso qui: "Corso Preparto Appunti Pdf"


L'appuntamento con gli ostetrici per la visita dei reparti ci viene fissato alle 21 perchè in coincidenza con il loro turno notturno ed anche perchè le attività legate ai cesari programmati si svolgono di mattina e quindi hanno più tempo da dedicarci.

L'atmosfera è un pò surreale, visitare i reparti di sera è sicuramente un'esperienza particolare e suggestiva ma comunque molto utile per chi, come me, dovrà 'vivere' a breve quell'esperienza. Indossiamo quindi i copri scarpe ed iniziamo questa particolarissima e interessantissima visita guidata.

La visita parte dal pronto soccorso ostetrico, il luogo quindi, dove ci dovremo rivolgere a seguito della rottura delle acque o a seguito di un'attività contrattile avanzata. Proseguiamo quindi per i corridoi dei reparti dedicati alla degenza delle future e delle nuove mamme, ci vengono mostrate le varie tipologie di camere e le stanze delle caposale e delle infermiere alle quali potremmo rivolgerci per qualsiasi evenienza.

Facciamo quindi una sosta al nido che però è quasi del tutto vuoto, ci viene spiegato che i bambini sono tutti impegnati nelle poppate nelle stanze delle rispettive mamme, c'è solo un piccolino di appena un'ora di vita che se la dorme beato incurante della nostra presenza.

Avanziamo nei corridoi e ci avviciniamo alla zona più calda e più temuta da tutte noi, la sala parto e le altre sale ad essa collegate. Attraversiamo quindi, con il sorriso sulle labbra, la classica porta che ci ricorda di non oltrepassarla e ci troviamo di botto dall'altra parte.

La prima cosa che ci troviamo di fronte sono le salette travaglio e cioè le salette dove dovremo effettuare le spinte per spostarci una volta pronte nella sala parto, ci viene detto che ognuna di queste salette può trasformarsi in sala parto qualora la sala parto principale sia occupata (tiriamo tutte un sospiro di sollievo, evidentemente la paura di trovare la sala parto occupata quando toccherà proprio a noi è molto sentita); in queste salette saremo continuamente collegate all'apparecchiatura per il monitoraggio che permetterà ai medici di controllare costantemente il battito del nostro bambino, ed anche noi ascoltiamo il battito dei bambini che stanno per nascere (nel frattempo scorgiamo un papà pronto ad assistere alla nascita del figlio... sguardi fugaci di ammirazione, e nello stesso tempo di commiserazione, vengono scambiati tra i papà del corso preparto e quello che ai loro occhi deve apparire come un eroe).

Il travaglio è proseguito, siamo pronte, le ostetriche ci fanno entrare nella temuta, odiata, amata sala parto! Fortunatamente è libera e quindi possiamo disporci tutti (mamme e papà) intorno al trono, è li che verrà alla luce il nostro bambino!

L'emozione è tanta, le luci della sala contrastano con il buio dell'esterno creando un contrasto, se possibile, ancora più suggestivo ed è qui che l'ostetrica ci stupisce domandandoci chi vuole provare le spinte! Mi faccio timidamente avanti e mi siedo sulla 'poltrona', mio marito prende posto dietro il trono non prima però di essersi informato su dove potersi sedere qualora si sentisse male! Al di là dell'emozione, la prova pratica mi fa comunque capire che le mie gambe sono molto poco elastiche e i miei adduttori molto intorpiditi, mi riprometto quindi di iniziare una ginnastica dolce in preparazione al parto.

Terminata la 'tremenda' prova del parto ci spostiamo nella saletta a fianco, e cioè la sala dedicata ai parti cesari ed anche qui il nostro reverenziale silenzio è assordante, fortunatamente qui non c'è nulla da provare e terminiamo il giro nelle salette risvegli e cioè quelle salette dove verremo 'parcheggiate' e tenute sotto controllo nelle due ore immediatamente successive al parto, stanche e spossate ma anche pronte a goderci il frutto della nostra fatica.

Qui termina la nostra particolare e suggestiva visita. Una visita sicuramente molto interessante che ci ha permesso di conoscere e sfatare quei luoghi tanti temuti e che invece, proprio tramite la conoscenza sono invece diventati sicuramente più amici e ospitali.

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