Corso di Preparazione al Parto
- Anestesia Epidurale -
Settimo capitolo della guida "Corso Preparto Appunti"
Puoi scaricare gli appunti in pdf dell'intero corso qui: "Corso Preparto Appunti Pdf"
Tu Donna, partorirai con dolore. Fino a non molti anni fa questo ammonimento era più che mai vero fortunatamente oggi le cose sono un pò diverse.
Il parto è uno dei momenti più belli nella vita di una donna e sarebbe veramente un peccato spendere quei momenti a soffrire a causa dei dolori piuttosto che spenderli a partecipare attivamente e ad assaporare ogni singolo secondo.
L'incontro con l'anestesista comincia praticamente con questo incipit e prosegue spiegandoci che quello che la scienza e la medicina moderna vogliono regalare alla donna è un parto senza dolore per permettere alla donna di concentrarsi esclusivamente su quello che sta succedendo.
Il viaggio verso l'epidurale deve iniziare con un incontro con l'anestesista che provvederà ad effettuare un colloquio con la futura mamma per evidenziare eventuali controindicazioni familiari e per informarla adeguatamente su cosa significhi in realtà effettuare un'analgesia epidurale (a differenza dell'anestesia viene eliminato solamente il dolore ma non le sensazioni), effettuato tale incontro e firmato il consenso informato si è pronti per usufruire di questa tecnica al momento del parto.
Una volta iniziato il travaglio il personale medico, monitorando continuamente la situazione, valuterà il momento opportuno per eseguire l'analgesia epidurale, occorreranno poi una ventina di minuti affinchè i farmaci facciano effetto. Verrà quindi scoperta la schiena che la mamma dovrà arcuare verso l'esterno piegando anche la testa verso il petto, in questo modo le vertebre offriranno il massimo spazio possibile facilitando l'inserimento dell'ago e dovrà rimanere immobile (si aspetterà la fine di eventuali contrazioni in atto), sarà compito dell'anestesista scegliere quale spazio tra due vertebre utilizzare anche in base alla situazione della donna, ad esempio la presenza di tatuaggi, eritemi, funghi o foruncoli potrebbe far ricadere la scelta per uno spazio vertebrale piuttosto che un altro. Una volta inserito l'ago (la puntura non deve far paura in quanto viene preventivamente eseguita una piccola anestesia locale) verrà fatto scorrere al suo interno un piccolo catetere e quindi verrà estratto l'ago, il catetere così inserito verrà assicurato saldamente al corpo della mamma attraverso l'utilizzo di cerotti.
Una volta inserito il catetere l'anestesista potrà facilmente inserire il farmaco (un oppiaceo) ed anche effettuare eventuale rabbocchi qualora l'effetto vada sparendo nel corso del parto.
Qualora per i più svariati motivi si dovesse passare da un parto naturale ad un parto cesareo lo stesso catetere verrà utilizzato per aumentare la concentrazione del farmaco, si passerà allora da una semplice analgesia ad una vera e propria anestesia, quindi oltre a non sentire i dolori non si avrà più neanche la sensibilità in tutta la zona dalla vita in giù. Se invece il parto è preventivamente programmato come cesareo verrà effettuata direttamente l'anestesia senza dover inserire il catetere spinale.
Naturalmente, in entrambi i casi il monitoraggio sarà continuo e l'anestesista sarà sempre pronto ad intervenire per qualsiasi necessità.
L'anestesista ci spiega poi quali potrebbero essere le controindicazioni e gli eventuali effetti collaterali. Lo spazio tra le vertebre è uno spazio ridotto ed è inoltre ricco di vasi sanguigni, quindi un eventuale fuoriuscita di sangue non avrebbe lo spazio necessario per spandersi adeguatamente e quindi potrebbe provocare problemi è necessario allora interrompere terapie anti-coagulanti (sotto controllo medico) in previsione dell'analgesia, l'epidurale e la spinale sarà quindi anche sconsigliata qualora le piastrine siano inferiori a 100.000 mmc (per l'epidurale) e 70.000 mmc (per la spinale).
Altre problematiche che potrebbero far decidere ai medici di non effettuare l'epidurale potrebbero essere: tatuaggi e foruncoli che potrebbero portare infezioni all'interno della colonna e conseguenti meningiti e ernie ed altre problematiche della schiena che potrebbero non fornire lo spazio sufficiente per introdurre il catetere.
I rischi di un'anestesia epidurale sono praticamente nulli e qualora siano presenti si preferisce non effettuarla affatto.
Ci salutiamo quindi con l'anestesista non con Donna, partorirai con dolore bensì con un sicuramente più bello: Donna partorirai con gioia!
Il parto è uno dei momenti più belli nella vita di una donna e sarebbe veramente un peccato spendere quei momenti a soffrire a causa dei dolori piuttosto che spenderli a partecipare attivamente e ad assaporare ogni singolo secondo.
L'incontro con l'anestesista comincia praticamente con questo incipit e prosegue spiegandoci che quello che la scienza e la medicina moderna vogliono regalare alla donna è un parto senza dolore per permettere alla donna di concentrarsi esclusivamente su quello che sta succedendo.
Il viaggio verso l'epidurale deve iniziare con un incontro con l'anestesista che provvederà ad effettuare un colloquio con la futura mamma per evidenziare eventuali controindicazioni familiari e per informarla adeguatamente su cosa significhi in realtà effettuare un'analgesia epidurale (a differenza dell'anestesia viene eliminato solamente il dolore ma non le sensazioni), effettuato tale incontro e firmato il consenso informato si è pronti per usufruire di questa tecnica al momento del parto.
Una volta iniziato il travaglio il personale medico, monitorando continuamente la situazione, valuterà il momento opportuno per eseguire l'analgesia epidurale, occorreranno poi una ventina di minuti affinchè i farmaci facciano effetto. Verrà quindi scoperta la schiena che la mamma dovrà arcuare verso l'esterno piegando anche la testa verso il petto, in questo modo le vertebre offriranno il massimo spazio possibile facilitando l'inserimento dell'ago e dovrà rimanere immobile (si aspetterà la fine di eventuali contrazioni in atto), sarà compito dell'anestesista scegliere quale spazio tra due vertebre utilizzare anche in base alla situazione della donna, ad esempio la presenza di tatuaggi, eritemi, funghi o foruncoli potrebbe far ricadere la scelta per uno spazio vertebrale piuttosto che un altro. Una volta inserito l'ago (la puntura non deve far paura in quanto viene preventivamente eseguita una piccola anestesia locale) verrà fatto scorrere al suo interno un piccolo catetere e quindi verrà estratto l'ago, il catetere così inserito verrà assicurato saldamente al corpo della mamma attraverso l'utilizzo di cerotti.
Una volta inserito il catetere l'anestesista potrà facilmente inserire il farmaco (un oppiaceo) ed anche effettuare eventuale rabbocchi qualora l'effetto vada sparendo nel corso del parto.
Qualora per i più svariati motivi si dovesse passare da un parto naturale ad un parto cesareo lo stesso catetere verrà utilizzato per aumentare la concentrazione del farmaco, si passerà allora da una semplice analgesia ad una vera e propria anestesia, quindi oltre a non sentire i dolori non si avrà più neanche la sensibilità in tutta la zona dalla vita in giù. Se invece il parto è preventivamente programmato come cesareo verrà effettuata direttamente l'anestesia senza dover inserire il catetere spinale.
Naturalmente, in entrambi i casi il monitoraggio sarà continuo e l'anestesista sarà sempre pronto ad intervenire per qualsiasi necessità.
L'anestesista ci spiega poi quali potrebbero essere le controindicazioni e gli eventuali effetti collaterali. Lo spazio tra le vertebre è uno spazio ridotto ed è inoltre ricco di vasi sanguigni, quindi un eventuale fuoriuscita di sangue non avrebbe lo spazio necessario per spandersi adeguatamente e quindi potrebbe provocare problemi è necessario allora interrompere terapie anti-coagulanti (sotto controllo medico) in previsione dell'analgesia, l'epidurale e la spinale sarà quindi anche sconsigliata qualora le piastrine siano inferiori a 100.000 mmc (per l'epidurale) e 70.000 mmc (per la spinale).
Altre problematiche che potrebbero far decidere ai medici di non effettuare l'epidurale potrebbero essere: tatuaggi e foruncoli che potrebbero portare infezioni all'interno della colonna e conseguenti meningiti e ernie ed altre problematiche della schiena che potrebbero non fornire lo spazio sufficiente per introdurre il catetere.
I rischi di un'anestesia epidurale sono praticamente nulli e qualora siano presenti si preferisce non effettuarla affatto.
Ci salutiamo quindi con l'anestesista non con Donna, partorirai con dolore bensì con un sicuramente più bello: Donna partorirai con gioia!
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